Fli voterà il bilancio regionale

L’AQUILA – Il gruppo di Futuro e Libertà voterà a favore del bilancio. Lo ha annunciato il consigliere Emilio Nasuti, presidente della commissione Bilancio e vice coordinatore regionale del partito, dopo un incontro con il presidente della Giunta, Gianni Chiodi, che ha parlato in nome e per conto del Pdl, e il capogruppo del Pdl, Gianfranco Giuliante. Nasuti ha spiegato che "le nostre prerogative e cioè lavorare per il popolo d’Abruzzo, anche con la costruzione di un tavolo permanente, sono state accettate da Chiodi, che riconosce il fatto che di Fli è forza di maggioranza e che le scelte vanno condivise". Il nodo è stato sciolto dopo l’incontro di stamani a Pescara tra il coordinatore regionale, Daniele Toto, e il vice coordinatore del Pdl, Fabrizio Di Stefano, e quello del pomeriggio tra lo stesso Toto e Chiodi. Fli si era messo sull’aventino non votando, ieri sera, il documento di Programmazione economico finanziario. In riferimento alla piattaforma proposta da Fli al Pdl in previsione del rimpasto di giunta che si farà a gennaio, Nasuti ha sottolineato che "da questo punto di vista la piattaforma per rivisitare l’assetto della Giunta rimane un discorso aperto anche rispetto alle aspettative del Pdl". "Sul meccanismo stiamo ragionando – ha continuato Nasuti -, ma quello che ci interessa è che anche grazie a Fli all’inizio del nuovo anno, contingentando i tempi, si pongano le basi per la ristrutturazione di tutto l’assetto della Regione Abruzzo, a partire dagli enti strumentali, società partecipate, società di trasporti, per aggredire la crisi in atto, e in tal senso è stata accettata bipartisan la mia proposta – ha concluso – per il sostegno alle piccole e piccolissime imprese". Le opposizioni di centrosinistra hanno espresso posizioni molto critiche sulle bozze di bilancio e finanziaria in discussione in Consiglio regionale. L’Udc, con il capogruppo, Antonio Menna, ha annunciato l’astensione "dopo il no al documento di programmazione economico finanziario", il Pd, con il capogruppo, Camillo D’Alessandro, i comunisti Italiani, con il capogruppo Antonio Saia, e Rifondazione comunista, con il capogruppo, Maurizio Acerbo, che voteranno no, hanno parlato di "misure inadeguate accusando il centrodestra di incapacità amministrativa e politica". In particolare, Acerbo ha reso noto che non ritirerà gli emendamenti ostruzionistici "se non sarà approvato un emendamento che cancella, riportando la norma al recente passato quando non erano previste, le deroghe alle aperture domenicali nella grande distribuzione". D’Alessandro ha denunciato che nel centrodestra per far quadrare i conti e trovare i numeri per approvare bilancio e finanziaria entro il 31 dicembre "è in atto un mercato di assessorati, Chiodi assente per fare riunioni politiche avrà promesso 10-15 assessori, ma ne ha solo due". D’Alessandro, in relazione all’aumento automatico delle tasse per coprire il buco della sanità di 360 milioni di euro, se non sarà approvato il bilancio, ha sottolineato che non scatterà automaticamente nessuna tassa" e quindi Chiodi anche in questa occasione non dice la verità". La maggioranza ha difeso le bozze sottolineando che "sono documenti di rigore sulla via del risanamento vista la situazione ereditata, sia come debito strutturale che come debito sanitario".